Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/76

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64 libro possano talvolta esser più utili che le più solenni università, singolarmente in ciò che appartiene agli elementi della letteratura, la loro fama però non si stende comunemente a’ lontani paesi} nè esse somministrano fatti, o vicende di tal natura, che nella Storia generale delle lettere e delle scienze possan degnamente aver luogo. Più opportuno e più adattato allo scopo di questa mia opera sarebbe f esaminare se a tali scuole, e a quelle principalmente de’ Gesuiti, si debba, come alcuni hanno affermato , la corruzione del gusto, che si sparse quasi in tutta l’Italia. Ma io lascerò volentieri ad altri f esame di tal quistione} perciocchè, se mi accingessi a fare apologie e difese, mi si opporrebbe ch’io son giudice troppo sospetto. Ma se io mi astengo perciò dall’entrare in tali ricerche, bramo che se ne astenga ugualmente chiunque, senza esaminare i fatti, è già fermamente persuaso dell’opinion contraria alla mia. Nella Dissertazione premessa al secondo tomo di questa Storia, ho esaminata l’origine della corruzion del buon gusto, corruzione che certo si sparse ancora tra’ Gesuiti, ma che nacque da tai principii, ne’ quali a me non sembra ch’essi avessero parte alcuna. Noi vedremo innoltre nel decorso di questa parte di Storia, che se tra’ Gesuiti furon non pochi i quali si abbandonarono al reo gusto del secolo, molti ancora ve n’ebbe che se ne terreno saggiamente lontani, a parer di coloro il cui giudizio non può essere sospetto; e vedremo ancora che per comune sentimento si dà al P. Paolo Segneri la lode di essere stato