Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/88

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’jG LIBRO nel principato del sig. conte Valerio Zani il Ritardato, e nella stessa città stampate nel 1672, e innoltre le Prose de’ medesimi stampate l’anno precedente. Le prime ci mostrano che appena v ebbe uoiii dotto a quei tempi che ad essa non fosse ascritto, e per nominarne solo alcuni de’ più famosi, veggi amo tra essi il pontefice Urbano VIII, Francesco Redi, Fulvio Testi, Battista Guarini, Gianvincenzo Imperiali , Lorenzo Crasso , monsig. Giambattista Agocchia , monsig. Giovanni Ciampoli, il co. Prospero Bonarelli, Melchiorre Zoppio, Gemini ano Montanari. Le seconde ci danno un saggio degli studi di quegli accademici; e se esse ci fan conoscere che essi ancora comunemente seguirono il reo gusto del secolo, ci fanno però conoscere ancora che non v’era genere d’erudizione , che da essi non si coltivasse; perciocchè vi sono ragionamenti di poesia, di filosofia morale, di antichità, di astronomia e d’ogni sorta di scienze j e pregevoli sono fra f altre il Discorso di Giambattista Capponi delle Terme de’ Romani e de’ diversi loro esercizi, quel della Musica di Girolamo Desideri, e quello di Geminiano Montanari sulle Stelle sparite dal cielo. Aveva quest’accademia la sua propria biblioteca, la qual tuttavia si conserva unita presso il ch. sig. co. Giovanni Fantuzzi. Oltre quella de’ Gelati, tre altre rammentane il Leti, quella degl’Inabili in casa del Signor. dottore Giovanni Turchi, quella degli Unanimi fondata dal sig. dottor Bonzi; e un’altra istituita dal co. arcidiacono Bentivoglio, la qual nell1 inverno ogni giovedì raduna vasi in casa dell’arcidiacono