Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/96

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84 LIBRO quel solo uomo che si poteva mostrare indifferentemente a ogni forastiero Il priore era uomo di tutte l’età, di tutti i sessi, di tutte le professioni Voi altri fate bene a procurare che non si abolisca il suo istituto (cioè di radunarne in casa sua gli uomini letterati, e di tener con essi eruditi discorsi, di leggere dissertazioni, ec.), e mi rallegro che abbiate così buoni assegnamenti per farlo sussistere, dico del Salvini, del Lorenzini e dell’Averani. Veggasi P elogio che ne ha inserito il canonico Salvini ne’ suoi Fasti consolari dell’Accademia fiorentina (p. 5l5G). XV. Due accademie aveano nello scorso secolo ottenuto gran nome in Siena , quella de’ Rozzi e quella degl’Intronati; e di amendue si è detto a suo luogo; e si è osservato che amendue dovettero per ordine de’ gran duchi interrompere le loro adunanze, le quali nella recente mutazion di governo sembraron pericolose. L’anno 1603 fu lor permesso il tornare agli antichi loro esercizii; ed amendue li ripigliarono con fervore e con impegno non ordinario. Ma quella degl* Intronati parve che non potesse più sorgere all’antico onore, e che la privata assemblea dei Filomati, istituita nel 1580, mentre le pubbliche adunanze eran vietate, a sè traesse l’applauso e l’ammirazione de’ dotti; finchè nel i(>54, per far rifiorire la prima in addietro sì celebre, ad essa si unì la seconda, e cambiando nome, prese quello degl’Intronati. Essa ebbe l’onore di avere tra’ suoi socii il pontefice Alessandro VII, prima che fosse innalzalo