Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/104

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628 libro



Notizie di Gianvittorio Rossi. XXXI. Fra tanti scrittori di Storia letteraria ch’io ho accennati; e che potrei ancora nominare se a più minute particolarità volessi discendere, di due soli dirò alquanto più stesamente, perchè il numero e la natura delle loro opere mi sembran richiedere più distinta menzione. Il primo è Gian Vittorio Rossi, che latinamente volle dirsi Janus Nicius Erythracus. Gian Cristiano Fischer ne ha scritta diligentemente la Vita, e l’ha premessa alla nuova edizione che delle Lettere di esse ci ha data in Colonia nel 1739, e noi non avremo perciò aa’affaticarci molto in rintracciarne le notizie. Ei nacque in Roma nel 1577, e mandato alle scuole de’ Gesuiti del Collegio romano, vi ebbe a maestri tre dottissimi uomini, i PP. Francesco Benzi e Orazio Torsellino, da noi nominati nella storia del secolo precedente, e il P. Girolamo Brunelli professore delle lingue greca ee’ebraica, e di cui abbiamo alcune traduzioni dal greco (V. Mazzucch. Scritt. ital. t. 2, par. 4, p. 2171), a’ quali egli si mostrò poscia sempre gratissimo. Ne’ primi anni però ei non fu troppo sollecito di avanzar negli studi. Ma mortogli poscia il padre, e trovandosi assai ristretto di beni di fortuna, si volse a coltivarli con più ardore, e agli studi dell’amena letteratura congiunse quelli della filosofia e della giurisprudenza.

    Jacopo Gaddi fiorentino, di cui abbiamo l’opera De Scriptoribus non Fcclesiasticis, Graecis, Latinis, Italicis, in due tomi in folio, stampali il primo in Firenze nel 1648 il secondo nell’anno seguente in Lione, che è una delle migliori che in questo secolo si pubblicassero.