Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/108

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63 u LIBRO gravi sciagure. Avea già egli date più pruove della sua soverchia inclinazione alla satira in una prefazione premessa al Malmantile da lui pubblicato nel 1672 , che poi dovette sopprimere , e sostituirne un1 altra , e nelle giunte da lui fatte alle Bellezze di Firenze di Francesco Bocchi l’anno 1677. Ma nella detta quarta scansia avendo egli distesamente narrata la controversia da noi pure a suo lungo indicata, ch’era insorta tra’ ’l dottor Ramazzini! e ’l dottor Giannandrea Moneglia, e essendosi mostrato tutto favorevole al primo e poco rispettoso verso il secondo, questi, che presso il duca Cosimo III di cui era medico, poteva assai, ne menò tal rumore, che il Cinelli lo stesso anno 1682, come autore di un libello infamatorio, fu chiuso in carcere, e costretto a.promettere di ritirare le copie tutte della quarta scansia, che fu anche bruciata per man del carnefice , e di stampare un’altra relazione di quella contesa colla ritrattazione di ciò che avesse scritto d’ingiurioso contro al Moneglia. Poichè tutto ciò ebbe promesso il Ciucili, fu tratto di carcere , ma a patto che non potesse uscir di Firenze. Egli però, che ardeva di voglia di dir sue ragioni, e che non voleva mantener le promesse , amò meglio di prendersi un volontario esilio; e ritiratosi nel 1683 a Venezia, ivi colla data di Cracovia pubblicò le sue Giustificazioni, in cui ognuno può immaginarsi come fosse trattato il Moneglia. Ma poscia , poichè fu morto il Moneglia, le ritoccò, e ne tolse le ingiurie e le troppo mordaci punture , e così corrette si leggono innanzi al tomo secondo della nuova