Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/12

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XII PREFAZIONE che al loro raro talento è dovuta. Ma che io non dovessi perciò) parlare di Seneca, di Lucano, di Marziale, come han finora parlato quanti hanno avuta idea del buon gusto; che non dovessi dire ciò che tanti anche fra gli stranieri hanno detto, che dall" Italia si è sparso nelle altre provincie d’Europa quel germe della buona letteratura , il quale sì copiosi frutti ha prodotto; che dovessi intorno alla patria di alcuni scrittori seguir quella opinione che a me paresse o falsa, o dubbiosa; che mi si dovesse imputare di delitto se io ripetessi ciò che della decadenza della letteratura e della corruzion del buon gusto avean prima di me affermato cent’altri scrittori; ch’io dovessi nella Storia della Letteratura italiana far l’elogio del Cardinal Torquemada, del Tostato e del P. Cassafages; come potea io crederlo , e come potea sospettare che io dovessi perciò essere tratto quasi in giudizio innanzi al tribunale della nazione spagnuola, ed accusato come autore di un" opera diretta principalmente a screditarla? Io però ho avuto un troppo dolce e onorevol conforto al dispiacere che mi ha recato il soverchio amor patriottico del sig. abate Lampillas, e ne’ sentimenti co’ quali alcuni de’ più dotti Spagnuoli si son dichiarati intorno al merito di questa contesa, e nella per me troppo onorevole accoglienza che la reale Accademia di Storia di Madrid si è degnata di fare alla mia Storia da me trasmessale , perchè in ciò ella avesse una testimonianza della mia stima per quella sì illustre adunanza, e per quella nazione, della cui letteratura essa è in certo modo arbitra e legislatrice. Io desidero adunque che nel leggere le risposte ch’io anderò di mano in mano facendo alle accuse del signor abate Lampillas, si abbian sempre presenti que’ sentimenti di stima ch’io mi son protestato di avere per la nazione spagnuola, e che si troveranno ancor ripetuti nel decorso di queste Giunte. Che sia per giudicare di esse l’ab. Lampillas, chi può saperlo? Forse ei ne trarrà materia di più volumi: forse troverà in esse altri delitti di cui accusarmi, e prendendo le mie parole in quel senso che più gli tornerà in grado, mi rimprovererà infedeltà, alterazioni, troncamenti, ec.; e io mi aspetto, fra l’altre cose, ch’ei meni un alto rumore, perchè al principio delle Giunte ho asserito che dopo