Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/11

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AL TOMO IX DELLA PRIMA EDIZIONE XI rispondere a diversi capi d’accusa, co’ quali ei mi ha voluto spacciare come dichiarato nimico della sua nazione; e confesso che nel rispondere ho forse secondata alquanto quella vivacità da cui guardasi difficilmente chi si sente oltraggiato in ciò di che dee essere più sollecito, cioè nell’onore. Perchè non ha egli il sig. ahatc Lampillas, uomo, com’egli è certamente, di acuto ingegno, di molto studio, di vasta erudizione, tenuta una via alquanto diversa nell’illustrare la gloria della sua Spagna? Perchè invece di fingersi in me un nemico de’ suoi concittadini, e invece di credere, o almen di affermare ch’io avea diretta, per quanto pareva, la mia Storia a disonorar gli Spagnuoli, non ha egli impiegato il suo felice talento a far conoscere all’Italia quanto la sua nazione sia degna della stima de’ dotti, e quanti uomini in ogni genere di sapere chiarissimi abbia prodotti? Io sarei stato il primo o laiplauso al suo amor patriottico, e mi sarei unito con lui a celebrare que’ celebri geni che la Spagna ci ha dati. Quelli che ho l’onore di avere per corrispondenti ed amici, sanno quale stima io faccia della Ri(diote«-n spagnuoln «li IViccolò Antonio , ch: io soglio rimirare come una delle più belle opere in genere di storia letteraria, che abbia veduta la luce. Sanno che io ho proccurato che a questa ducal biblioteca non mancassero i Cataloghi ile’ INI SS. arabici e greci delle regie biblioteche pieni di esatte e profonde ricerche per opera de’ signori Casiri ed Iriarte, che con somma diligenza gli han compilati, la bellissima edizione del Sallustio spagnuolo, a cui aggiungono sì gran pregio e la eccelsa mano impiegatasi nel tradurlo, e le dottissime Dissertazioni del sig. canonico Bayero, a cui pochi si uguagliano nella cognizione delle antichità fenicie e greche, la continuazione della España Sacrada, e della Raccolta delle Medaglie spagnuole, la Raccolta delle Poesie spagnuole anteriori al secolo xv, dottamente illustrate da don Tommaso Sanchez,, ed altre opere piene di recondita erudizione, che in questi ultimi anni singolarmente ci ha date la Spagna. Sanno finalmente in qual pregio io abbia le opere de’ Perpiniani , degli Agostini, de’: Mariana, de’: Martini , de’ Majansi e di più altri colti ed eleganti scrittori spagnuoli, ai quali renderò sempre quella giustizia