Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
690 | libro |
di quel sommo poeta„. Anche Lorenzo Bellini,
da noi già lodato per le sue celebri opere anatomiche e mediche, coltivò con felice successo
la poesia, e, oltre più altre rime, la sua Bucchereide dimostra che se alle Muse ei si fosse
interamente rivolto, avrebbe avuto luogo tra’
più illustri loro seguaci. “Francesco Baldovini
sacerdote fiorentino, morto nel 1716 in età di
ottantadue anni, pubblicò nel 1694 il Lamento di Cecco da Varlungo, riprodotto poscia nel 1755
colle note di Orazio Marrini, componimento
giocoso contadinesco, e uno de’ migliori in tal
genere che abbia la volgar nostra lingua. Di
altre sue Poesie altre stampate, altre inedite, si
può vedere il co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2,
par. 1 p. 157, ec.), e la Vita che del Baldovini ha scritta il sig. Domenico Maria Manni,
e che è premessa alla sopraccitata seconda edizione. Anche Girolamo Leopardi fiorentino fin
dal principio del secolo fu non infelice scrittore
di poesie giocose„. Antonio Malatesti fiorentino, morto nel 1672, oltre diverse rime, fu
autore De’ Brindisi de’ Ciclopi, componimenti
in quel genere pregiatissimi; e leggiadri ancor
ne sono gli Enimmi, che volgarmente diconsi
indovinelli. Ne’ sonetti anacreontici esercitossi
con molta felicità fin dagli ultimi anni del secolo precedente il P. Antonio Tommasi lucchese
della Congregazione della Madre di Dio, che
continuò poscia ancor per più anni a darci
pruove de’ poetici suoi talenti.
Elogio del senator Filicaia
XII. Ma fra molti Toscani a’ quali la poesia italiana dee o l’aver conservata la sua natia eleganza, o l’averla presto ricuperata, due