Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/189

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TERZO 713 Cleopatra i il primo de’ quali si registra dal Quadrio (t.6 7 p. 688) tra’ migliori che questo secol vedesse (a), e la stessa lode egli dà pure al Boemondo o l’Antiochia difesa di Giovan Leone Semproni da Urbino. Sigismondo Boldoni di patria milanese, e morto in età di trentatrè anni in Pavia nel 1630, della cui vita ci ha date esatte notizie il co. Mazzucchelli (Scritt. ital, t. 2, par. 3, p. 1455, ec.), fra i molti saggi che del suo felice ingegno diede alle stampe, scrisse ancora un poema sulla Caduta, de’ Longobardi in venti canti, che fu poi finito e pubblicato dal P. Gianniccolò di lui fratello barnabita nel 1636. Alcune opere di questo valoroso poeta sono state di fresco ristampate in Avignone per opera di S. E. il sig. Cardinal Angelo Maria Burini, colf aggiunta di più cose inedite (V. Gazzetta letter. di Mil. 1776, p. 3^4)• Finalmente il barone Antonio Caraccio sul finire del secolo pubblicò il suo Imperio vendicato , che, benchè da molti onorato con somme lodi, non ha però avuta sorte migliore di tanti altri poemi di cui questo secolo fu fecondo, e de’ quali basta l’avere accennati alcuni, lasciando che i titoli de’ moltissimi altri, che sono ancora meno conosciuti, si leggano, da chi ne brama notizia, presso il Quadrio (b). (n) Del co. Girolamo Graziarli, de’ diversi impieghi ch’egli ehhe alla corte di Modena, delle vicende alle quali tu esposto, della pensione che ottenne da Luigi XIV, e delle sue opere si e lungamente parlato nella lìihlioteca modenese (r. 3, 12, ec.). (b) Questi però ha ommesso d’indicare un poema ch’io pure posso solo accennare, non avendone altronde