Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/273

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TE11Z0 limosina, e in una estrema miseria chiuse i suoi giorni in Bologna nel 1660; e alcuni altri, de’ quali non giova di far distinta menzione (a). Dalla scuola medesima uscirono Agostino Mitelli e Angiolo Michele Colonna (*) amendue bolognesi, che uniti insieme, e dotati di non ordinaria abilità, uno negli ornamenti e nell1 architettura , l’altro nelle figure, dipinser molto in Bologna e altrove, e fra le altre cose la celebre galleria di questa ducale villeggiatura di Sassolo. Passarono poi a Madrid chiamati dal re Filippo IV, e ivi pure diedero illustri saggi del lor valore. Il Mitelli vi morì in età di cinquantun anni nel 1660. Il Colonna tornò in Italia, e dopo essere stato alcuni anni in Firenze e in Bologna, fu dal re Luigi XIV chiamato a Parigi nel 1671, ove ancora ammirate furono le sue pitture. Tornò poscia due anni appresso in Italia, e finì di vivere in Bologna nel >(>87, in età di oltantasette anni (Passeri, p. a(x), oc.; Abrégé de la Vie des Peintres t. 1 , p. 59); t. 2, p. 163, ec.). Carlo Cicagni bolognese uscì egli ancora dalla scuola dei Carracci, benchè non fosse loro discepolo, essendo nato solo In) Cosi dello Schedoni, come del Cavedone si sud date più distinte notizie nella Biblioteca modenese (l. G, />. 318, I27). (*) Angelo Michele Colonna non fu bolognese, uni di Rovenna, tre miglia lungi da Como. Egli inoltre e il Mitrili dipmser la galleria di Sassolo in ciò solo clic appartiene all’architeliura. Le ligure furono opera di M. Boulunger francese scolaro di Guido Reni , c stipendiato da questa corte.