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Aprasi il tomo quinto della Storia letteraria del rimboschi, leggasi lutto il capo primo del libro primo che ha per titolo, Idea generale dello stato civile d’Italia in questo secolo, e vedasi se in verun luogo delle dieci pagine che compongono quel capo , venga nominato il Cardinal Albornoz; eppure ciò vi voleva a convincermi di mala fede. In fatti l’unica maniera con cui doveva egli farla palese a tuli’ il inondo, era questa: « L abaie Lampillas si la« menta che dov io dipingo lo stato dell1 II a« lia nel secolo xiv oppressa e tiranneggiata « da* prepotenti, non abbia io nominato Egi« dio d’Albornoz. Leggasi il capo primo del « libro primo del mio tomo quinto, dov1 io « descrivo lo stato dell1 Italia nel secolo xiv, «« e là troverassi nominato da me il Cardinal « Albornoz. L’abate Lampillas si lamenta ch’io « non fo menzione delle immense fatiche con
- 4 cui l’Albornoz liberò gran parte dell1 Italia
4i dall’oppressione de’ tiranni, le assicurò la 44 felicità con savie leggi, e fece in essa rifio44 rire gli abbandonati studi. Leggasi il predetto 44 capo (o almen qualchedun altro) della mia 44 Storia, e vedrassi ch’io non ho dissimulati 44 questi singolari meriti dell*Albornoz ». Questa sarebbe, sig. abate, la maniera di manifestare a tutt’il mondo la mia mancanza di fede; allora potrebbe a ragion dirsi che la sola verità filosofica è la condottiera della sua penna, e che risponde all’abate Lampillas coi fatti alla mano. Ma come mai può lusingarsi di ciò ottenere rispondendo a tutt’altro , che a ciò di cui vien accusato? Io mi lamento che da