Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/398

Da Wikisource.

epa contro i celebri autori spagnuoli, e i pregiudizi più ingiuriosi contro la nostra letterata nazione; sentono nelle conversazioni spacciarsi come vere le più false e stravaganti opinioni contro la coltura di nazione cotauto rispettatile * e chi non vede quanta parte tocchi loro di queste svantaggiose idee? Mostri, se gli basta l’animo, il sig. abate Tiraboschi un sol foglio de’ prezzolati d’Italia, ove alcuno degli Spagnuoli abbia preteso con anonime critiche o riflessioni difendere la Spagna, o ribattere i suoi avversari. Possono bensì gli Spagnuoli mostrare non pochi di questi fogli, ne’ quali alcuni Italiani con arrabbiato furore si avventano contro i difenditori della nostra letteratura. In uno di questi il sig. abate Andres, ad onta di avere scritto colla più scrupolosa moderazione e prudenza contro la taccia che appongono alla Spagna due italiani scrittori (Tiraboschi e Bettinelli) di essere stata la corruttrice del gusto italiano, si vede onorato col gentil titolo di cervello riscaldato , e d’ignorante nella materia che tratta, e per fino insultato a segno di voler obbligarlo a confessare che lui stesso meglio degl’Italiani conosce la meschinità de’ saputi di Spagna. Dopo l’abate Andres impugnò la penna in difesa de’ nostri autori il sig. abate Serrano, e tosto trovossi inserita nel Giornale di Modena sotto pretesto di difesa del sig. abate Tiraboschi la più arrabbiata Satira non men ingiuriosa al buon nome di questo Spagnuolo, che indegna di uomo ben educato (1). Queste sono (1) Ognuno può leggere questa arrabbiata Satira nel