Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/434

Da Wikisource.

958 ita scritto il medesimo continuatore, e vi aggiugne anche il P. Carrara Teatino, che recentemente ne ha scritta la Vita. I pregi di questo pontefice sono da V. P. reverendissima ricordati anche a pag. 14 E io mi lusingo di non averli dissimulati: e solo ne ho ripreso la troppo sospettosa severità, per cui si videro chiusi in Castel S. Angelo, per mal fondate accuse contro la Fede, il Morone e il Foscarari; e ho aggiunto che sotto il pontificato di esso, si vide riaccesa la guerra tra la S. Sede e la corona di Spagna. E io prego perciò V. P. reverendissima a indicarmi le ragioni che provin giusta la carcerazione di que’ due sì dotti e sì virtuosi prelati, e provin falsa la guerra che la imprudente condotta de’ nipoti di Paolo trasse sopra lo Stato pontificio. Un altro dubbio io debbo proporre a V. P. reverendissima riguardo alla nota eli1 ella ha posta a pag. 115, ov’io parlo delle scuole de’ Gesuiti, e degli elogi che di esse si fecero da molti uomini illustri del secolo xvi, e del favore con cui furono allora da molti principi onorate. Per quel che riguarda a questa Compagnia , dice ella, noi ci rimettiamo intieramente al Breve del Pontefice Clemente XIV de’ 21 luglio del 1773, che incomincia: Dominus et Redemptor noster, etc. La mia docilità a’ suggerimenti di V. P. reverendissima mi ha fatto ricorrer subito a questo Breve, sperando di trovarvi qualche cosa che giovar potesse a comprovare o a confutare ciò ch’io ho detto. Ma qual è stata la mia sorpresa, quando delle scuole de’ Gesuiti del secolo xvi, delle quali sole io