Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/70

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5^4 libro ancora utile alla patria per l’insigne museo da lui raccolto, e da noi altrove citato. Già abbiam parlato delle Memorie bresciane di Ottavio Rossi, di cui anche abbiamo gli Elogi sto• rici de lire sciani illustri, e si può ad essi aggiugnere il Ristretto della Storia Bresciana di Leonardo Cozzando. L’Istoria quadripartita di Bergamo di f Celestino cappuccino, e l’Efemeride sacro-profana del P. Donato Calvi agostiniano mostrano il desiderio clic ebbero questi scrittori di illustrare la loro patria, e al primo deesi anche lode maggiore pel pubblicar ch’ei fece parecchie carte de’ bassi tempi. Due buoni storici ebbe Trivigi in Bartolommeo Burchellati e in Giovanni Bonifacio. Per le notizie della vita di questi due storici io rimanderò i lettori a’ diligenti articoli che ce ne ha dati il co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2, par. 4, p. 2426, ec.,* par. 3, p. 1652, ec.), il quale ancora annovera minutamente tutte le molte opere da essi composte, poichè questi due scrittori parevano gareggiare tra loro a chi fosse più fecondo ne’ parti del loro ingegno. Il Burchellati scrisse in latino, e avendo radunata gran copia di monumenti e di notizie concernenti la storia della patria, li pubblicò nel 1616 col titolo Commentariorum Memorabilium multiplicis Historiae tarvisinae locuples Promptuarium, titolo che corrisponde appunto all’opera che si può considerare come*un magazzino pieno di merci, non tutte però di ugual valore, e a sceglier le quali fa d’uopo di fino discernimento. Il Bonifacio, che era natio di Rovigo, e che visse fino al 1635, scrisse in italiano una seguita