Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/77

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TERZO f»01 altri volumi di Vite de’ suoi Vescovi, de’ suoi Cardinali, de’ suoi Santi, de’ suoi Artisti, de’ suoi Dottori -, ed essa gli debb’esser grata del buon desiderio ch’egli ebbe d’illustrar la sua patria, e delle molte fatiche che perciò sostenne. Ma dee ancora bramare che venga un giorno chi con ordine migliore e con maggiore esattezza ne scriva la storia. Il Compendio storico di Reggio di Fulvio Azzari è troppo picciola cosa per esser qui rammentata, e la Storia diffusa eli1 egli ne scrisse, si giace inedita, e ne ha copia l’Estense (a). Qualche opera di Ranuccio Pico intorno alla storia di Parma non ha pregio molto maggiore. Assai più dotto scrittore ebbe Piacenza , che nella Storia ecclesiastica di essa , scritta dal canonico Pier Maria Campi, e stampata in tre tomi nel 1659 e negli anni seguenti, ci mostra un’opera piena di autentici e finallora inediti monumenti, e in cui solo sarebbe talvolta a bramare che l’autore di più rigorosa critica avesse usato nel discernere i veri da’ falsi, e nel dedurne le conseguenze. Genova, paga di aver avuto nel secolo precedente un Foglietta e un Bonfadio, parve che si sdegnasse di avere altri storici (b). Non così (n) 11 Compendio della Storia di Reggio non fc opcrn dello stesso Fulvio Azzari, di cui è l’ampia Storia in*., come qui sembra indicarsi, ma di Ottavio di lui fratello (Bibl. niodtn. t. 1, p. 113). (b) Un’altro storico ebbe (Genova, il quale però, più che per opere storiche, debb’esser rammentato per un nuovo genere di componimento che ideò egli il primo, e che poscia è stato da tanti altri eseguito e perfezionato. Parlo di Giampaolo Marana nobile genovese, il