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e notizie ec. 99

nuito il freddo dell’Inverno, per la maggior vicinanza del Sole, fonte del Calore; l’altro, che essendo più breve la durata dell’anno, il Sole agisca per più breve tempo, e perciò l’Estate debba esser meno calda; ragione, che mi sembra invero fiacca, prima, perchè l’accorciamento dell’anno, non è tanto certo; poi, se l’Estate anche sia di un minuto più breve, qual effetto Fisico può seguirne?

Il Sig. Villiamson, dell’Accademia di Filadelfia in America, (nello stesso Giornale Giugno 1773.) parlando di mutazione della temperatura, che da mezzo Secolo si prova nelle Colonie Inglesi, adduce una cagione ben più plausibile, ed è la distruzione de’ boschi; poichè al tempo dei Romani, la Germania, l’Ungheria, la Polonia era piena di foreste, l’Italia ancora. I boschi ritengono i vapori, smorzano i raggi Solari, così fanno Freddo dentro, e fuori, specialmente coi Venti: nell’Estate all’opposto, impediscono i boschi la ventilazione, e coll’Aria stagnante negl’intervalli, come in tante conche accrescono il bollore. Distrutti i boschi, per l’Inverno si riflette maggior copia di raggi, con che resta mitigato il freddo dell’Aria; per

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