Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 2 - 1802.djvu/27

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22 osservazioni,

ed alle ore 22 era alli 9 gradi sopra il Gelo, quando nel giorno avanti a quell’ora stessa stava tra li 4 e li 5. Era però prossimo il Novilunio, e questo, siccome commove il Mare, così in tutti i corpi terreni, spezialmente ne’ fluidi, desta una specie di fermentazione, e con essa un grado di calore, che con Giovanni Goad chiamerò Calore Celeste, ed insieme una straordinaria evaporazione. In tale stato di cose sgorgò dunque dalla terra in quel giorno un copioso alito di fuoco elettrico, produsse quella quantità di Stelle Volanti coll’Aurora Boreale; e ben può darsi, anzi è credibile, che di queste ne succedano anche in giorno, ma che restino invisibili per quello stesso chiaro del Sole, che estingue le Stelle.

26. Comunque sia, le Aurore Boreali seguirono a comparire ne’ mesi seguenti. Il Marzo ne diede tre (anzi quattro se si vuol contare un gran lume in Libeccio veduto il dì 7 a ore 5 della notte) li 14, 20, e 25, questa veduta anche in Francia, quella dei 20 preceduta pure da molte Stelle cadenti. Due l’Aprile, li 21 e 22, quella dei 21 veduta parimente in Francia, e queste, come quella dei 20 Marzo, colla Luna Boreale in