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e notizie ec. | 75 |
Turco; convenne riseminare campagne intere, e non bastò, che ritornò il guasto, ed in fine questo raccolto restò pregiudicato non poco, spezialmente nelle terre più umide, e basse. I Bruchi divorarono le foglie degli alberi.
La Stagione piovosa al tempo della messe produsse quantità di vermi, o gorgoglioni, che consumarono gran parte del grano nei granaj. Nasce questo disastro quando non si possono serrare i covoni asciutti; ammontati fermentano, e si riscalda il grano (altro malore); le farfalle vi depongono le ova; queste ova sviluppate al favor dell’umor tepido danno nascita a questi insetti divoratori. Non si può raccomandare abbastanza ai coltivatori di non legare il frumento tagliato, se non sia ben asciutta la paglia, di aprire almeno le Crocette, e soleggiare i Covoni prima di ammontarli ne’ cavaglioni: questa cura importa quanto, e forse più, il seccare il grano battuto. In certi Paesi poi vi fu un flagello delle Locuste, in Asia, in Francia, in Ungheria, in Polonia, e penetrarono in qualche luogo del nostro Friuli. Dio tenga lontano questo flagello, che oltre il divorare tutte le piante verdi ne’ campi, e ne’ pra-