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umida, e fredda; quindi malattie, e morti numerose.
L’Aprile fu assai temperato, e non ebbe cosa di notabile.
Entrò il Maggio con Caldo, inaspettato di 20. e 22 Gradi, già cominciato l’ultimo d’Aprile. Il dì primo della mattina al dopo pranzo fece il Caldo un salto di 12. Gradi ch’è inusitato; successero molte Gragnuole.
Pessimo fu il Mese di Giugno; ed ancora peggiore quello di Luglio. In due Mesi appena vi furono 8 Giorni di Sole; 40 dì diedero Pioggia; quindi non si potea battere, e seccare il Grano, per se stesso scarso. Dei Turbini, delle Saette, delle Grandini si parlò nel Discorso.
Medicarono un poco questi mali li due Mesi seguenti Agosto, e Settembre, che furono discreti; si risvegliò un poco di Caldo, ma non arrivò mai a purgare, ed a riscaldare l’aria da poterla dire veramente Estiva.
Successe un’Ottobre piovosissimo, che impedi le vindemmie, le Semine, e rese le strade impraticabili. I Vini non ebbero alcun sapore, e si guastarono.