Pagina:Toaldo - Dei conduttori per preservare gli edifizj da' fulmini - 1778.pdf/133

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Sopra i conduttori 9

dentro, sia di fuori, o convenga isolarlo nella sua lunghezza, ed anche collocarlo in qualche distanza dalla fabbrica?

VI. Fa egli d’uopo che la sua estremità superiore sia elevata appuntata, o convien farla bassa e ottusa?

VII. A qual distanza preservare dal fulmine?

VIII. Non c’è un soprappiù di precauzioni da prendersi per fabbriche d’una natura pericolosissima come magazzini da polvere?

Prima di trattar queste differenti questioni, convien esaminare in qual maniera le nuvole contengono e lanciano il fuoco elettrico che forma il fulmine.

Le nuvole son composte di vapori acquosi sparsi nella region superiore dell’atmosfera, che vi si tengono sospese per l’azione continuata della causa della loro espansione, fino al momento, che cessando questa causa, le loro particelle s’accostano, e formano le goccie di pioggia che ricadono in virtù del loro peso. Le particelle acquose che le compongono, e che son di natura deferente, son dunque separate le une dalle altre da particelle d’aria, che sono isolanti, anche nelle nuvole che sembrano agli occhi aver il più di continuità, e si caderebbe in un grande errore, se quando si vuole analizzar gli effetti dell’elettricità ch’esse contengono, si paragonassero in tutto a conduttori continui, ne’ quali l’elettricità gode d’un movimento intieramente libero. Sembra malagevole lo spiegare come queste nuvole possano trovarsi elettrizzate, come questa elettricità sia ora positiva ed ora negativa, come questo cangiamento di più in meno, e reciprocamente, sia qualche volta istantaneo nella medesima nuvola.

Le ipotesi immaginate finora per quanto siano ingegnose, non hanno ancora soddisfatto assolutamente i Fisici. Mi sarebbe permesso di arrischiar fu quest’oggetto alcune idee?

Le sperienze che sono state fatte con de’ cervi volanti, e con fili metallici isolati ed elevati a una grande altezza in qual si sia modo, hanno dimostrato, che ne’ tempi perfettamente sereni regna nella parte superiore dell’atmosfera un’elettricità positiva, che si manifesta qualche volta debolmente, ma sempre sensibilmente. Se ne può veder la pruova in un minuto racconto d’osservazioni esattissime fatte dal P. Beccaria celebre Professor di Torino, e da lui pubblicate nel 1775. sotto il titolo: dell’Elettricità terrestre atmosferica a cielo sereno. Altri Fisici si sono egualmente convinti di que-


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