Pagina:Toaldo - Dei conduttori per preservare gli edifizj da' fulmini - 1778.pdf/139

Da Wikisource.

Sopra i conduttori 15

che fa vedere che una simile esplosione può uguagliare un colpo di fulmine nella sua forza e ne’ suoi effetti.

Avendo esaminato in succinto la maniera con cui il fuoco del fulmine è contenuto nelle nuvole, e si lancia verso i corpi contigui alla terra per colpirli, è tempo di passar all’esame delle differenti questioni che ho proposte.

PRIMA QUESTIONE.

Qual è la dimensione che si deve dare ad un conduttore perchè sia in istato di trasmettere qualunque colpo di fulmine, senza che la fabbrica, e lo stesso conduttore ne sia danneggiato?

RISPOSTA.

Per assicurar intieramente una fabbrica contro le rovine del fulmine, non basta che il conduttor che vi si adatta trasmetta la to-


ta-

    nuto li 14 di questo mese a 10 ore della sera in casa d’uno Speziale in contrada della Cornette nel Gros-Caillou. La moglie di questo mercante gettò per il cesso una carta accesa, ella fu incontanente circondata da fiamme, che riempierono tutto l’interno dello stanzolino, misero il fuoco alla sua acconciatura, e non lasciarono di far impressione sopra il volto braccia e mani di questa Signora, effetto che quest’aria infiammabile non avrebbe prodotto s’ella non fosse stata parimenti ristretta dal locale: una candela che era nello stanzolino fu spenta: le materie fecero esplosione, e risalirono fino al soffitto; ad un fischio confiderabile successe uno strepito sotterraneo ed una commozione sì prodigiosa che le case vicine ne furono scosse e fecero sospettare un vero tremuoto. La chiave della fossa fu rotta in tutta la sua lunghezza e sollevata; tutti questi fenomeni avvennero nello stesso istante; l’ultimo è stato un forte odor di zolfo, che s’è sparso ed ha durato molti giorni nel vicinato.”

    Egli è evidente che questo avvenimento non è dovuto che all’aria infiammabile, della quale molte osservazioni han fatto riconoscere l’esistenza, ed il distaccamento ne’ cessi.
    L’Ab. Toaldo non aveva, veduro le bellissime scoperte sopra l’aria infiammabile delle paludi del sagacissimo ed amabilissimo Sig. Co: Alessandro Volta, ora Professore di Fisica sperimentale nell’università di Pavia. Sospettò però sempre darsi fulmini d’altra natura ch’elettrica (Apolog. Obb. e Risp. VIII.). ma è da notare, che l’istessa aria infiammabile nell’atmosfera resta accesa dal gioco del fuoco elettrico.