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16 Nuove Considerazioni

talità d’un colpo di fulmine senza pericolo per la fabbrica; conviene ancora che il conduttore possa sostenere il suo sforzo, e non ne venga distrutto in tutto o in parte; perchè allora oltre l’inutilità della spesa, una seconda esplosione può cagionare alla fabbrica tutto il guasto da cui voleasi preservarla. È possibile di determinar qual è il volume che si dee dare a un conduttore perchè non possa esser distrutto dal fulmine? Ci vorrebbero senza dubbio molte osservazioni che ancora ci mancano, per fissar delle dimensioni molto esatte; pure noi siamo in istato dietro a quelle che si son raccolte finora, di darne uno a un di presso sufficiente per la pratica.

Ma bisogna prima osservare a questo proposito, che con volume uguale un conduttore sarà tanto più in istato di trasmetter il fulmine senza esserne distrutto, quanto avrà un contatto più immediato con l’acqua che è nell’interior della terra, e quanto godrà in tutte le sue parti d’una continuità più esatta; ciò che forma il soggetto delle due questioni seguenti. Di fatto, il difetto d’una di queste condizioni oppone al moto del fluido elettrico una resistenza, che facendolo rifluire, può accumularlo in certe parti del conduttore a segno di fonderle o di dissiparle, mentre che non le avrebbe danneggiate, se vi ci avesse goduto d’un moto libero. Il fulmine caduto sopra fabbriche ha qualche volta fonduto in parte e danneggiato dei pezzi di metallo isolati d’un volume assai grande, onde se avessero fatto parte d’un conduttor continuo, avrebbero potuto trasmetterlo senza conservarne traccia.

Si fon veduti sovente de’ colpi di fulmine caduti in differenti luoghi esser condotti a distanze considerabili da fili di ferro di campanelli, che qualche volta sono restati intieri, qualche volta sono stati distrutti. Nel picciol numero di relazioni conosciute di colpi di fulmine caduti sopra case armate di conduttori, si riferisce che dei fili metallici sottili, che ne facevano parte, sono stati fonduti o dissipati. Se ne trova tra gli altri un esempio nelle opere del D. Franklin. Vi si dice che un filo di ottone sottile, che riuniva le porzioni superiore ed inferiore d’un conduttore, è stato distrutto dal fulmine. La sua grossezza non è specificata, si può supporre ch’essa non eccedesse una linea di diametro. In altri esempj di questo genere si son veduti dei colpi di fulmine, che pareano della maggior violenza, traversar de’ conduttori del diametro d’un filo di ferro ordinario, e di quello d’un mezzo pollice, senza danneggiarli; e non si ha cognizione che conduttori di questo volume abbiano mai


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