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Sopra i conduttori 17

sofferto dal fulmine. Si può dunque ragionevolmente credere, che quest’ultima dimensione può bastare, e riducendo la cosa fino ad uno scrupolo ben naturale in una materia così importante, si può, cred’io, affermare che un conduttor ben costrutto, d’un pollice di diametro, o più conduttori riuniti che uguaglieranno questa dimensione, potranno trasmettere la più forte esplosione possibile del fulmine, senza che nè essi nè l’edifizio al qual sono applicati ne ricevano il minimo danno.

SECONDA QUESTIONE.

È molto essenziale, che l’estremità inferiore del conduttore termini nell’acqua, o basta che s’immerga in terra?

RISPOSTA.

Perchè un conduttore possa trasmettere intieramente una qualunque esplosione di fulmine, e preservar compiutamente una fabbrica, bisogna che niente non vi arresti il passaggio del fluido elettrico, e che questo dacchè è entrato nel conduttore possa traversarlo, e spargersi nello stesso punto in tutta la massa del globo. Benchè la virtù conduttrice dell’acqua sia inferiore a quella de’ metalli, si fa però che d’elettricità la traversa assai liberamente, sopra tutto quando essa è d’un certo volume. Si è immaginato che l’interior della terra ad una certa profondità essendo sempre umido, bastava che il conduttore potesse comunicar con questa umidità per essere in istato di compiere la sua funzione. Di fatto, ciò può accader sovente. Ma si sa che una esplosione elettrica traversando un letto d’acqua sottilissimo, la dissipa in vapori; può dunque avvenire che una seconda esplosione del fulmine non trovando più l’umidità che avea servito a condur la prima, spieghi la sua energia contro la fabbrica che si volea preservare; per altro questa umidità oltrechè è variabile; offre sempre al fulmine un passaggio men libero che un volume d’acqua passabilmente grande. Quando dunque si tratterà di preservar una fabbrica d’una certa importanza, io consiglierò sempre d’osservar scrupolosamente la comunicazione del conduttore coll’acqua: due fatti riferiti nelle opere del D. Franklin vengono a sostenere la mia opinione. Nel primo, il conduttor del Sig. West a Filadelfia, la di cui estremità inferiore s’immergeva da quattro in cinque piedi


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