Pagina:Toaldo - Dell’uso de’ conduttori metallici a preservazione degli edifizi contro de’ fulmini, 1774.djvu/28

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rali degli Elementi, necessarj alla vegetazione, alla nutrizione de’ vegetabili, degli animali, forse alla generazione de’ metalli, e d’altri corpi in terra?

RISPOSTA.

Nel Giornale Enciclopedico 15. Ott. 1772. si propone un apparato tale per difendere una Città dai fulmini. Si suppone, che delle catene tese, e sospese con cordoni di setta turchina, tra i Campanili, a certa elevazione sopra tutti gli edificj, potrebbero raccogliere tutta l’elettricità d’una nuvola. Se poi in mezzo ad una piazza si erigesse una piramide di pietra terminata in un globo di ferro, e che dalle catene pendesse un’altro globo di ferro sopra il primo, distante di tre o quattro pollici; quivi la materia elettrica passando da globo a globo produrrebbe una viva continuata fiamma fin che fosse consumata, che sarebbe un brillante spettacolo. Questo progetto fu impugnato nel Giornale medesimo 1. Dec. Ma non per le vere ragioni. La vera ragione, che lo rifiuta, è, che la sua struttura com’è esposta, si trova affatto contraria allo spirito de’ Conduttori, perchè chi propone costruirli totalmente isolati anche da terra, certamente non incontra il fine dei medesimi, ch’è di scaricare per mezzo di essi nella terra stessa il fuoco del fulmine. Se ciò non fosse, i Conduttori sicuramente sarebbero e pericolosi, e rovinosi, poichè attraendo il fuoco dalla nube, non potendolo contener tutto, verrebbero a scaricarlo negli edificj, e ne’ corpi più vicini; e questo è il caso di gridare che si vuole rinchiudere il Pò in una bottiglia. L’oppugnatore poi si perde in tutto altro, che dietro la vera difficoltà. Ma se i Conduttori siano isolati, e separati dagli altri corpi tutti fuorchè dalla terra, come richiede la più delicata loro struttura, allora possono tramandare gran copia di fuoco, e sollevare di molto la nuvola; specialmente se siano moltiplicati, come si suppone in una Città.

Se poi ciò basti a vuotare interamente una massa grandiosa di nuvole, che compongono un temporale, anche degli ordinarj, io non oserò pronunciarlo. Le osservazioni qui sopra addotte fatte in Francia, ed altrove, molto sembrano lusingarci che sia possibile. Nell’Avviso al popolo, dietro al Muschembroeckio ho riferito un fatto, più marcato ancora, successo in Moravia, dove un Fisico colla sua Macchina Elettrica si dice aver preservato la città di Prenditz da un grosso temporale, che fece molto danno nei contorni di essa Città. Dunque non è questo un progetto assolutamente ripugnante: benchè poi nel fatto incontrerebbe grandissime difficoltà nell’esecuzione stessa, e nella spesa dell’erezione di tanti Conduttori, che fossero sufficienti a preservare una Città, e molto più una Provincia dall’incursione de’ fulmini. Che se poi si potesse ottener questo intento, poco stimerei i minacciati pregiudizj alla vegetazione delle piante, etc. poichè è ben vero, che il fuoco elettrico promove la vegetazione, ed è necessaria la circolazione degli Elementi terrestri; ma questi ritornerebbero in terra per via


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