Pagina:Toaldo - Dell’uso de’ conduttori metallici a preservazione degli edifizi contro de’ fulmini, 1774.djvu/27

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tanto sottili, e secondo l’ampiezza dell’edificio si devono moltiplicare. In secondo luogo noi parliamo de’ casi comuni, del corso regolare della natura. Gli argini de’ fiumi impediscono le comuni inondazioni; non possono impedire i diluvj, e l’escrescenze prodigiose, che talora accadono. Si dirà forse per questo, che gli argini de’ fiumi non sono utili, che si devono abbattere? Lasciamolo dire a quegl’insensati, che contendono doversi lasciar correre le acque liberamente per li Territorj, come facevano ne’ tempi barbari. Simile sarebbe il sofisma contro de’ Conduttori. Se non potessero dissipare qualche enorme fulmine, fatalmente diretto contro di un edificio, non fanno essi molto allontanando i fulmini comuni? Tutte le provvidenze umane non oltrepassano questi confini.

Ma in terzo luogo gli Emissarj de’ Conduttori sempre sollevano la copia di fuoco nelle nubi, e talor è probabile che dispergano il fulmine intieramente; molte sperienze ne danno de’ forti indizj. Se con cento macchine si tentasse di caricare una catena elettrica, sol che da essa penda un filetto, un capello di metallo, non si potrà mai caricare, nè concentrare il fluido elettrico in una boccia, o in un quadro. Perchè? perchè scappa tutto per quel tenue capello. Pare adunque, che per quanto fuoco contenga una nuvola, possa questo a poco a poco scaricarsi senza rumore per mezzo di un mediocre Conduttore: perchè basta per impedire quel concentramento, ed ingruppamento di fuoco, che forma il pericolo del fulmine.

Inoltre in quarto luogo l’arte degli elettricisti fa operare in modo (vedi P. Berletti Specimina Physica) che nelle batterie elettriche caricate quanto un vuole, si trae qual porzione di elettricità, che si vuole, e quanta solamente può portare un filo Conduttore. Perchè non potrà arrivare lo stesso nel fuoco delle nuvole col mezzo degli Emissarj metallici? questo è probabilissimo, e consono a tutte le osservazioni, esperienze, e deduzioni elettriche.

Di fatto, in quinto luogo, si è accennato, ma convien ripeterlo, essersi osservato più volte in Francia, ed in Germania, che mentre si facevano le osservazioni dell’elettricismo atmosferico coi cervi volanti, o in altra guisa, finchè dai fili metallici si cavavano le scintille, durante tutto il tempo dell’esperienza cessavano, o rallentavano i tuoni, ed i lampi (Istor. Elett. T. II. pag. 164. 207. ecc.). Si trovò una volta presente all’osservazione il vivente Re di Francia, che vedendo tali fatti ebbe a lodar assai la dottrina del Franklino; e pur erano questi fili piccolissimi: quanto meglio dunque si dovrà scaricare una nuvola moltiplicando le punte, e li fili, che sieno di sufficiente grossezza?

DIMANDA, E NONA DIFFICOLTÀ.

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Arebbe egli possibile con questi Conduttori moltiplicati di preservare da’ fulmini, e da’ temporali una Città, una Provincia? Chi può crederlo? e se i Fisici fossero così insensati, e ridicoli di proporre una tal chimera; e se anche fosse fattibile, sarebbe egli utile d’impedire le circolazioni natu-


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