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110 | P. II. Cap. III. Aforismi meteorologici. |
te, e più tosto nell’ore della sera, che in quelle della mattina.
225. XX. I turbini, le procelle, le gragnuole, ordinario vengono da Ponente, più tosto per una quarta obliqua: ciò è cognito anche all’Antille in America. Ho non ostante veduto degli uracani anche di Levante. Ma è anche da osservare, che questo era nell’ore della mattina. Perciò credo più vero di dire, che le tempeste vengono da quella parte d’orizzonte dove si trova il sole.
224. XXI. Mi par d’osservare in generale, che i temporali d’estate che sono senza vento, non portano quasi tempesta, ma più tosto lampi tuoni è saette: all’opposto i temporali con vento danno pʊchi tuoni, ma più tosto gragnuola, i di cui grani ingrossano a proporzione della furia del vento; quindi quegli enormi pezzi di ghiaccio, che vengono coi turbini.
Aggiungerò quì alcuni altri segni di tempo, che sembrano più verificati.
225. XXII. Nè buon tempo fatto di notte, nè n volo d’estate, non dura molto, è un Proverbio; ed un vento levato di notte dura meno, che un vento levato di giorno.
226. XXIII. I moti del Barometro ben intesi, ed osservati nel proprio paese, combinati spezialmente coll’osservazione de’ venti, e di altri segni notissimi danno degl’indizj quafi certi di mutazione di tempo, tanto in buono che in cattivo.
227. XXIV. Un moto lento del Barometro indica una mutazione più lunga; un moto brusco, e come per salto, significa un tempo che dura poco; in questo caso, anche crescendo, minaccia cattivo.
Si può vedere molti altri indizj del Barometro che ho dati nel Saggio Meteorologico Parte III. Art. I. e molte eccezzioni benissimo spiegate dal Sig. de Luc, Vol. II. n.° 722. e seg. Io non mi estenderò
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