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P. I. Cap. I. Influenza generale ec. 17


9. Cosa vuol dire concimare, o ingrassare le terre? vuol dire introdurvi un nutrimento abbondante e proprio per le piante; i concimi lo somministrano, ecco come. I concimi di qualunque specie non sono altro che sostanze di vegetabili putrefatti, o consumati, come le ceneri, la fuligine de’ camini, gli escrementi, e le parti degli animali (i quali in ultima vengono a nutrirsi tutti di vegetabili, anche i carnivori) o pure di terre composte delle parti disciolte degli animali, e de’ vegetabili, come le marne, le torbe, i fanghi, i terruzzi ec.

10. I fondi si esauriscono a forza di nutrir piante, perchè? Perchè spendono a poco a poco tutta quella sostanza propria a convertirsi in pianta che contenevano. Questo solo basterebbe a convincerci, che tutte le piante non si nutriscono promiscuamente d’ogni terra, d’ogni succo comune. Comunque sia, la terra non fruttifica più, se non le vengono restituite quelle sostanze vegetabili, che avea perdute, o di simili: i concimi contengono queste stesse sostanze, e per questo fertilizzano le terre.

11. Ma gl’ingrassi non sarebbero d’alcun profitto alla terra, senza le benigne influenze dell’atmosfera, vale a dire, se la terra non ricevesse dall’aria l’umido, e lo spirito, che forma l’anima della vegetazione. Questo è lo scopo dell’altra parte della coltura, che consiste in moltiplicare i lavori, voltare, rivoltare, dividere, triturare, polverizzare le terre senza queste operazioni i concimi non sarebbero quasi niente; ma senza i concimi, i lavori fanno molto, moltissimo; e v’è qualche sistema celebre d’agricoltura, che non richiede se non questo. In che consiste dunque il benefizio de’ lavori? Eccolo.

12. La terra voltata, divisa, e triturata, riceve prima meglio l’acqua delle pioggie, delle rugiade, delle nevi, e dell’altre meteore umide; in secondo luogo assorbe insensibilmente gli elementi fecondi,


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