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P. I. Cap. II. Influenza de’ Venti. 29

rono un’incrostazione salina sulle viti: sono anche pregiudiziali a’ corpi degli animali, forse per qualche miasma contagioso, o perchè fermano la traspirazione, producono le nevi, i geli, le gragnuole.

24. Ma i buoni effetti de venti sono forse in maggior numero. Agitando gli alberi, ajutano la circolazione de’ sughi, le secrezioni, la traspirazione; perchè il vento è alle piante ciò che è il passeggio, il corso, l’esercizio, agli animali. I venti scopano l’atmosfera, dissipano i vapori, e l’esalazioni stagnanti, portano un’aria nuova, e fresca, con che rianimano le piante, che molto patiscono in un’aria non cambiata. Se l’aria, come è probabile, contiene un acido nitroso, utilissimo alla vegetazione, il vento di tramontana ne è caricato, e perciò è creduto fertilizzare le terre. I venti apportano da sopra i mari nei continenti, a qualunque gran distanza, i vapori e le nubi, e per questo mezzo, le pioggie così necessarie alla terra. Si può anche dire che i venti decidono di tutte le meteore: sono i padroni della terra del mare e del cielo, perchè lo stato del cielo è tale, quale i venti lo fanno.

25. Gli uracani istessi, in mezzo alla desolazione che portano, fertilizzano non ostante le terre: ed è un’opinione ricevuta alle Antille, che i turbini conducono le ricolte abbondanti, sia che scuotendo le terre sviluppino delle sostanze feconde, o che essi stessi ne conducano.

26. Io credo, che si debba ai venti un altro benefizio; questo è una sospensione, o l’allontanamento dei terremoti, e come or diceva, de’ fulmini. I terremoti, come i fulmini, non regnano d’ordinario, che in tempo di calma, e ciò, perchè il fuoco elettrico, generatore degli uni e degli altri, quando s’impiega negli uni non può sfogarsi negli altri, se per caso non se n’incontri un grande ammasso, capace di produr un tifone, misto di vento,


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