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P. I. Cap. II. Influenza delle Nevi. 37


§. VI. Delle Nevi.

Quando una nuvola comincia a fondersi, se un certo grado di freddo concorre con una specie di coagulo salino, le picciole goccie, o anche i vapori stessi avanti d’unirsi in goccie, si gelano, e specialmente se v’è un poco di vento, si giungono insieme, e formano i fiocchi di neve di tante figure, ma per lo più regolari.

45. Non è quì il luogo di trattar la quistione, sẹ il gelo sia prodotto da una sostanza salina e nitrosa col freddo, o dal freddo solo. Confesso, che io inclino per gli spiriti salini, sia che essi stessi constipino l’acqua, o che ne assorbano il fuoco, che la rendeva fluida. Per il presente mi basta, che l’acqua di neve, come quella di pioggia non sia pura; ma che contenga delle parti eterogenee terrose oleose sulfuree saline ec. lo citerò per mio garante il Sig. Margraff, che qualche volta mi fu opposto come di contrario parere: Le mie cento misure di acqua di neve, dice egli nella sua memoria (Berlino 1751 ) mi diedero 60. grani d’una vera terra calcaria.... io ne cavai anche alcuni grani di sale, che teneva piuttosto del sal di cucina che del nitroso.... tutta la differenza tra l’acqua di pioggia e quella di neve si riduce a questo, che l’acido dell’acqua di pioggia è più nitroso, e che essa contiene più terra calcaria, in luogo che l’acqua di neve ha più tosto un acido salino, che nitroso, e contiene una minor quantità di terra calcaria.

46. Ecco perchè l’acqua di neve ha una certa virtù astersiva, anzi mordente e dissolvente; perciò bevendosi nuoce allo stomaco, e agl’intestini, cagiona delle coliche, delle dissenterie, a simiglianza dell’acqua marina; ma per questo stesso è meravigliosa per fertilizzare i campi. Il Sig. Margraff aggiunge


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