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38 P. I. Cap. II. Influenza delle Nevi.

molto a proposito: le mie sperienze mi convinsero, che l’acqua di pioggia e di neve anche la più pura, conteneva oltre delle parti mucilaginose e oleose, e un poco d’acido, anche, una certa terra che aveva una somma rassomiglianza colla terra calcaria. Non è difficile da comprendere, che le esalazioni acquose mescolate coll’acido sottile del nitro e del sale, per quanto ne sia piccola la quantità, possono scioglier quella polvere calcaria che si trova per lo più nell’aria, e che si stacca dai vecchj edifizj rovinati e luoghi simili. Ne risulta una specie di soluzione calcaria delicatissima, formata dalla mescolanza di quantità di vapori acquosi, che s’elevano più alto nell’aria, e si raccolgono nelle nuvole, donde essa soluzione deve ricadere quando viene a piovere o a nevicare.

47. Applicando tutto ciò all’oggetto dell’agricoltura, sono questi sali, questi nitri, questi olj, queste mucilagini, questa terra calcaria, come tante volte si è detto, che formano il fiore dei succhi nutritivi delle piante. Perciò l’erba sotto la neve rinverdisce tosto; e agl’inverni abbondanti in nevi sogliono succedere raccolti abbondanti.

48. La neve apporta un altro benefizio ai seminati: ella li difende dal freddo, e dal gelo. Se la neve previene il gelo, niente è da temere per le radici nè delle biade, nè delle piante. Il Signor Du Hamel ammontichiava la neve al piede degli arboretti nuovamente piantati, per difenderli dal freddo. La neve sembra anche riscaldare la terra; perchè la terra traspira anche d’inverno un certo calore, che si dissiparebbe: la neve lo trattiene, e con ciò riscalda la terra: dat nivem sicut lanam, è sentenza più fisica che poetica: poichè come la lana riscalda i nostri corpi, non col suo calore di lana, perocchè ella non riscalda una statua di marmo, ma per il nostro proprio calore che ella trattiene nè suoi peli; del pari la neve riscalda la terra, ferman-


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