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Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/211

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PAR. III. ART. I. DEI SEGNI DEL BAROMETRO. 195

variazione di = di linea nel Barometro: Vedi. L’aria fi rarefa per il caldo, e fi condenfa per il freddo: non importa’ fino a quali limiti, che fono quafi indefiniti. Rarefatra l aria diventa pil leggiera;condenfata pik pefante. Dunque una colonna d’aria acquiftando, o perdendo gradi di calore, premer&a meno, o pili, la colonna di Mercurio con cui fi equilibra nel Barometro, che percid difcendera,o afcenderd. Quindi per li caldi Siroccali, o Auftrali fuole il Mercuzio "calare:: ed @ offervazione coflante, che "nell’Inverno fi foftenta a maggior altezza che nell’Eftate, perché in quefta l’aria é@ rarefatta dal caldo, in quello condenfara dal freddo. Il volgare im tempo di caldo firoccale e piovofo fi duole dell’aria pefante. Tutto all’oppofto allora aria @ pil leggiera: ma per quefto appunto, perché men pefa, rende pi pefanti i corpi noftri, la refpirazione pi grave, non ajutando i polmoni a rifpinger il fangue al cuore, meno fortifica i vafi, e lafcia dilatare gli umori e Il’aria inclufa, ed in oltre effendo l’? ambiente umido, rende languidi e molli i vafi e la cute,.

provoca, ed. afforbe il fuoco elettrico nerveo, che da il vigore, ed il moto animale ..

Come poi quefta variazione del Barometro, nata dalla rarefazione dell’ aria per il calore, sia legata colle nuvole, colle caligini ( V. Sauffere che nega quefto effecto ) col ciel piovofo, lo "dimoftra prima la ragione, perché diventando Il’aria fpecificamente pil leg ggiera, non puo- foftentare pili i vapori,.divenuti in. confeguenza pil gravi; poi l’efperienza della mace china del Voto altrove efpofta, ove fi vede nell’aria pregna di fumo vaporofo ad ogni eftrazione o diradazione formarfi la nuvola, e quefta cadere lafciando limpida I’ aria rimafta; col rientrar poi dell’aria efterna riforger la nuvola, e con nuova aria diffiparfi,. e di nuovo fafciar il fereno.. Il fereno tanto pud effere,. fe!’aria @ pregna di vapori, e percid pefante, quando fieno equabilinente e fottilmente diffufi, quanto, fe i .

vapori fono caduti in pioggia: anzi allora aria, come pit pura appari-:

fce anche pil limpida, quando: la prima fpecie di fereno contiene un fottil velo di caligine, indizio di buon tempo, e che impedifce anco la buona riufcita dell’efperienza colle lenti cauftiche..

Ma tanto ful variar del Barometro,che fu lo ftato del Cielo per quefla cagione, molti rifleffi fono da farfi.. Prima v’é Delaterio dell’aria, che produce una forza potentiffima di preffione . Se Il’aria rifcaldata non poteffe diffonderfi, il calore aumentando I elafticita, premerebbe vieppilr il Mercurio, e lo farebbe alzare,. e difperderebbe i vapori in luogo di Iasciarli ragurare - In fecondo luogo poffono i vapori fteffi per un grado medefimo: di calore acquiftare maggior elafticita dell’aria, e diradarti invece di condenfarfi: e poffono all’oppofto per un grado di freddo perder tutto l’elaterio, e quindi condenfarfi in goccie..

IL moto pit: Watirate dun tratto d’aria rifcaldata rarefacendofi» é@ di efpanderfi; e perché fi fuppone pi denfa l’aria d’intorno, portera tutto il moto all’alto,ed ivi fi spandera dai lati, aumentando il pefo dell’aria circo ftante: quefta diventera pi denfa, e pit: pefante: il Mercurio quivi fi al zera, mentre che nel¥ altro Iuogo fi abbaffera 5 ma prefto fi fara un


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