Vai al contenuto

Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/210

Da Wikisource.
194 PAR. III. ART. I. DEI SEGNI DEL BAROMETRO.


Nel difporfi il tempo alla pioggia, ne!l’atto che i vapori fi difpongono alla difcefa col diftaccarfi dall’aria, e radunarfi infileme, non pefano pit tanto fu laria ifteffa; quefta percid diventa pitt leggiera, meno preme ib Mercurio nel vafo del Barometro, e per cid il liquore nel tubo cala, come fpeffo fi oflerva, qualche tempo, uno, due, o tre giorni innanzi le pioggie. Talora poi non piove calando il Barometro, o perché cala per le altre caufe che fi diranno, o perché i wapori fono portati in altri luoghi da’ venti, o perché il Sole di nuovo, o altra caula, li difcioglie.

In fatti non fi deve creder quefta la fola caufa, né la principale, né la pit potente delle variazioni del Barometro. Porché ponghiamo una delle maffine pioggie che siafi notara appreffo di noi,che dia quattro pollici di acqua3 effendo il pefo dell’acqua a quello del Mercurio come 1: 24

il Mercurio nel tubo difcenderebbe = di 4 pollici, cioé di 48 linee; che +

vuol dire linee 3% . Ora le variazioni del Barometro appreffo di noi G

eftendono per 20 linee e pik. Non pud dunque effer la maffa circolante de’ vapori la fola cagione della variazione del pefo dell’aria, e indi del Barometro. Il Sig. Daniel Bernoulli ( AF Hv. T. UI. ), calcola turra l’acqua fparfa nell’Atmosfera di 7 pollici d’alrezza al pt: anzi di tutta la variazione del Barometro offervata per efempio a Zurigo di lince 16, per le ragioni ivi dedotte, ne affegna 7 alla mutazione di caldo, g¢ ai venti, € 4 fole ai vapori . Perd il preftante Sig. Lambert ( Mem. Ber.

1768 ) ritrova dalla velocita del fuono, ( di r0go piedi per fecondo ) che, alla fuperficie della terra, la quantita delle particelle ftraniere, me fcolate coll’aria pura nell’Atmosfera, fono =, © sia un terzo di tutto il

volume, e confermd quefto rifultato coll’efperienze che fece full’evaporazione, trovando, che un piede cubico d’aria, pefante in iftato naturale 640 grani, impregnato di vapori pefava grani 98.

II. La fecunda cagione dei moti dsl Barometro é il vatiato calore dell” Atmosfera. Anzi il S’g. di Sauffure nei fuoi Saggi full’Igrometro 1783. foftiene con molta forza, che il variato calore sia la principale cagione delle variazioni del Barometro: per le offervazioni un grado del Termo metro fcala di Reaumur, variando in tutta la colonna d’aria, porta una


va-

    scorra per un foro apertoy benehé il vafo ftia fempre picho: cofa illuftrata vieppit: dal walorofo Sig. Cap. Lorgna nella fua bella Memoria che fu coronata dall’Accademia di Mantova I’ anno 1709. E in fatti non puo fallire il principfo di naturayche un momento, il quxde s impicga in un cfettoy non pws Seenderfi in un altro 5 come quiy il foprappit di pefo che refta al corpo grave che difcende per l’acquay detratto il pefo d’un volume eguale d° acqua, ¢ fe fi vuole qualche particellay che & confuma nel fuperare la refillenza e coerenza dell acqua ifteffa, impiegandofi a far difcender il corpo, fin che difcende, non pud aggravare I’ acqua. Ho difefo!’ efperienza del Leibnizio anche contro le oppofizioni pie ingegnofe del Siz. De Luc ( Giornate di Modenzy Vol. ¥. 1774). Lvi pure ho provato y che I ipotefi del Sig. De Luc, il quale fpicga le variazioni del Barometro col mefcolamento well’ aria dei vapori ( per effere quefli a cagione del fuaco che tengono ynitoy pid razi © leggeti) non @ fuffisiente.