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Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/214

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198 PAR. III. ART. I. DEI SEGNI DEL BAROMETRO.


un fentiero, ed arriva a fcaricarfi in altro luogo, allora abbandona i vapori che feco tratti avea,onde le pioggie; ¢ lafcia in liberta Paria di premere con tutto il fuo pefo, che percid fa falire il Mercurio; il quat moto con cid indica il fereno. Queflo é il vero fenfo ( del P. Becearia) in cui agifce l’elettricita ful Barometro; non come per equivoco vuole il Sig.

Changeux ( Rozier Avril 1778 ), perché il Mercurio ifteffo elettrizzate nel Barometro refti pil: alto, ch’é altra cofa.

Quesia @ la regola o caufa generale: ma perché non fono da efcluderele altre cagioni prima efpotte, le quali poffono concorrere in varie guile, cOoperare, o controperare e full’aria, e fui vapori, nafceranno varje eccezioni alla regola fteffa, e fi offerveranno non di rado. nel Barometro.

delle irregolarita.

Quando Voftinazione del cattivo tempo merte gli uomini di mal uamore comune é@ la querela,che le pioggie continuano,e che i Barometri alti al bel tempo ci burlano. Conviene ripeterlo: i Barometri da per loro non mofirano fe non la preffione maggiore,o minore dell’aria; e folo per aecidente la pioggia,o il fereno.. Una cagione pnd. render pefante un: trate to d’aria,e un’altra coadunare i vapori in pioggia. Un freddo,oun vento accumula e condenfa Paria fopra un Iuogo, quindi il Mercurio fi offerva alto: ma nello fteffo tempo il fuoco elettrico feguitando a fgorgare da una parte, fcaricarfi dall’altra, produce le piogge continue fenza alterazione del Barometro. Molto pit potra durare col Mercurio alto un tempo nuvo— lofo, o caliginofo fe il fuoco atmosferico non trova la flrada per diffipar— fi: e allora i vapori fteffi incorporati accrefcono il pefo dell’aria..

It fu P. Afclepi,dotto Lettor di Mattematica nel Collegio Romano, in una lettera al Sig. Senator Lfolani,. pofcia nella Tefi folenne dell’anno.

377% dimoftra il modo di rendere familiare l’elevazione del Mercurio in un. tubo a 40, 70, 80, e fin a 112 pollici, e pi: fenomeno che, fcoperto a cafo nel fecolo paffato, fu tanta ammirato dall’Ugenio, dal Buite ,dal Wallifio, e tanto: poco felicemente fpiegato. Il P. Afclept infegna, come facendo paflare il Mercurio a varie riprefe dentro i tubi per varj fluidi, spezialmente olio ed acqua ( purché perd refli puro d’aria ) fi faccia reftar fofpefo ad ogni grado d’altezza, e quefto per mefi ed anni, anche a difpetto di qualche fcuotimento del tubo..

Efclufe poi tutte le altre spiegazioni addotte da’Filofofi, come per via di attrazione, adefione, temporanea indurazione, ricorre ad una fpecie d’aria, etere, o altro fluido, penetrabile ai tubi comuni, e impenetrabile ai tubi fofpenfivi, a cagione di quel velo di fluido per cui fi fece paflare il Mercurio. Di quefta opinione fu prima il Sig. di Mairan ( Aur. B.

Se&. IL. ¢. 2 ), e fu confutato dal Sig. De Luc ( Tom. I. p. 108 ).

Ora, il P. Afclepi nella Tefi pofteriore alla lettera, procura con quefto ptincipio di fpiegare due fenomeni de’ Barometri comuni; uno particolare, ed €, che bagnando anche leggermente l’interno del tubo, o il Mercurio fteffo, con ifpirito di vino, ii Barometro caricato refta fempre pit baffo del dovere: lo fteffo accade col madore d’acqua,d’olio,o d’altro fluido.

Ht dotto Padre attribuiva quefta depreffione ad un vapore elaftica, che


s’in-