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18 PAR. I. ART. II. DEL CALORE DEL SOLE .

di Hallejo l’Aſtronomo Tranſ. 1686 n. 283. Quando il Sole dall’Equatore comincia a declinare verſo il Tropico del Cancro, il vento di Levante nei mari di qua dall’Equatore. viene generalmente dal Levante vero, o Equinoziale; ma nei mari di là dall’Equatore,- dal Levante d’Inverno.

All’oppoſto quando il Sole paſſa nei ſegni Auſtrali, nei mari Auſtrali il Vento ſpira dal Levance» Equinoziale, nei mati di qua dalla Linea, dal Levante eſtivo, o fia di verſo Greco. .

La ragione di queſta permutazione ſarà evidente, conſiderando |a di= verſa declinazione del Sole . Prima di tutto, come fi accennò qui ſopra, il Vento perpetuo della Zona Torrida da qualche glaga dell’Oriente, naſce perchè il Sole ſempre imminente e verticale a qualche luogo della Zona medeſima, riſcalda una gran maſſa d’aria che vi è ſotto, la quale perciò, © diventi più rara e leggiera, O più elaſtica, queſto effetto avanZando col Sole verſo Ponente, deve cagionare una corrente d’aria verſo quella parte. Ma nello ſteſſo tempo deve farſi un fluſſo d’aria d’incontro i Poli per la diverſa azione del calore in diſtanza del Sole diretto; e componendoſi in fine due direzioni naſcera un vento medio più o meno obliquo, ſecondo il fito, e la diſtanza del luogo dall’Equatore di qua, 0 di là, avendo riguardo inſieme alla declinazione del Sole . Quindi la Mozione ( così fi chiama queſto Vento dagli Olandeſi ) dovrà cambiarſi da un Equinozio all’altro, e ſecondo il fito de’ mari di qua e di là dalla Linea, eſſer qui di Levante, là di Scilocco, colà di Greco.

Ollervabile è il fenomeno del vento nelle cave delle miniere, riferito da Giorgio Agricola Lib. 5, € da altri oſſervatori . Scavandoſi le miniere, oltre le ſtrade orizzontali, ſono coſtretti i minatori di ſcavare di tratto in tratto dei pozzi verticali, per cambiare e ventilare l’aria, come di fatto ſuccede, generandoſi un vento molto ſenſibile. Ma il curioſo è, che queſto vento nei meſi dell Inverno, cioè dopo l’Equinozio di Autunno fin dopo l’Equinozio di Primavera, entra ſempre per le ſtrade orizzontali, ed eſce per li pozzi verticali, Dopo l’Equinozio di Primavera per tutta la State, il vento prende una direzione oppoſta, ſcendendo giù per li pazzi verticali, ed uſcendo per le bocche orizzontali, con egual impeto .

Intorno gli Equinozj, © il vento ceſla, quaſi equilibrato da una parte e dall’altra, 0 varia di ora in ora, or aſcendendo, or diſcendendo, onde i Minatori lo chiamano Vento Folletto . Anche di queſto fenomeno la cagione ſembra manifeſta: perchè l’aria interna delle Grotte ne!l’Inverno è più calda, e meno denſa dell’aria eſterna; più fredda e più grave ne!la State: in particolare poi nell’Inverno l’aria baſla delle Valli è più fredda dell’aria ſuperiore; perciò deve entrare per le bocche orizzontali: all’oppoſto nella. ſtate, pel calore aſſorbito dal terreno, per tante rifleſſioni di luce, per tanti aliti caldi, l’aria baſſa è più calda, e perciò più leggiera dell’aria interna delle Grotte, e anche dell’eſterna più alta: perciò il corſo del vento deve cambiarſi ed entrare per li pozzi, quando nell’Inverno entrava per le bocche baſſe . Che poi l’aria più baſſa dell’Atmosfera fia più fredda nel Verno, più calda nell’Eſtate dell’aria alta; indi zio, ed effetto pare che fia il generatſi nell’Eſtate nella regione supe-


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