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PAR. I. ART. III. DEL MOTO DIURNO DELLA TERRA.. 19

riore dell’Atmosfera il forte ghiaccio della grandine, nell’Inverno nella regione più baſla la neve. . .

Ma badi il fin qui detto. intorno alla cauſa generate delle meteore, ed altre impreſſioni, dipendente dal lume e dal calore del Sole .. Veramente queſta cauſa direttamente produce e governa le ſtagioni periodiche, e ſtabilmente ricorrenti . Non oſtante molto influir deve anche ſulle ſtagioni varianti, ſulle meteore, e mutazioni del Cielo, in quanto prima forniſce loro la materia, e poi le modifica quanto alla ſpezie, ed ai gradi di vee= menza, di eſtenſione, € di durata . Paſſiamo a ragionare della ſeconda cauſa, che è il Moto.

ARTICOLO III.

Del Moro diurno della Terra, e ſuoi. effetti. |

Hiunque: difficilmente può indurfi a concepirt il moto. della. Terra, co=

me probabilmente ſaranno tutti i popolari,. può ſorpaſſare i tre artte

coli ſeguenti .. Poichè ſe bene il moto diurno ed annuo della terra fia un principio attivo anche delle: mutazioni de’ tempi, non è ſe non un principio. generale e rimoto.. I rifleſſi quivi azzardati fi dirigono, e fi aſloggettano. ai Fiſici, e alla claſſe de’ Dotti. È Quantunque per iſpiegare i fenomeni del moto diurno, come il naſcere, il tramontare degli Aſtri, la loro apparente: elevazione e depreſſione,

i paſſaggi per certi circoli, ed altri, che conſiſtono: ſolamente in un canr biamento di fito, venga ad eſſer lo ſteſlo, ò che tutto il Cielo cogli Afiri faccia il giro in 24 ore intorno la terra da Levante a Ponente, o la Terra ſteſla,. ſtando quieto il Cielo, fi rivolga intorno il ſuo aſſe alla parte oppoſta;. e perciò nell’Aſtronomia Sferica deſtinata: unicamente a ſpiegare queſti Fenomeni, ſi aſſume come ipoteſi indifferente il moto del Cielo, per eſſere l’apparenza che feriſce gli occhi; non è però lo ſteſſo quando fi tratta di effetti fiſici e reali . Po:chè certamente altra è la .condizione dei corpi. terreni, ſe fieno in una perfetta quiete; altra ſe fieno girati e vibrati di doppio moto, intorno l’aſſe, ed intorno il Sole, con una velocità, che ſapera di gran lunga la velocità d’una palla. di canpone

Ora queſtio doppio moto della Terra, al giano d’oggi, è talmente provato, che la ragione non lo può aſſolutamente rifiutare, nè alcun Fi, fico riſchiarato, per quanto voleſſe eſſer dubitativo, e ſoſpeſo ne’ ſuoi giudizj, potrebbe ſottrarſi dal confeſſarlo . Il moto diurno È dimoſtrato ad evidenza dalla figura sferoidica e gonfia della Terra, e dalla diminuzione di gravità verſo il ſuo mezzo o l’Equatore, l’una e l’altra prodotta dalla maggior forza centrifuga, proveniente dalla maggiore ‘velocità de’ corpi percorrenti in egual tempo cerchi maggiori: diminuzione manifeſtata dal titardo de’ penduli. Il moto annuo poi è ſtabilito dalla perfetta ſomiglian-


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