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P. I. AR. V. ALTRE CONSEGUENZE DEI MOTI DIURNO EC.. 31

nasce dal fito dell’Apogeo, e del Perigeo. Passa poi il Sole per il Perigeo, come fi è detto, nell’Inverno, verso il fine di Dicembre; per l’Apogeo nella State, verso il fine di Giugno: tale essendo nei correnti secoli la situazione dell’orbita Solare, o terrestre, sotto l’Ecclittica . Vedesi dunque, come debba riuscire più lunga la State, che il Verno.

Possiamo qui di passaggio rimarcare la diversa condizione de’ nostri Antipodi, lè quali pure dovrebbero essere a:noi pari in tutto e per tutto, eccetto l’alternativa delle stagioni, de’giorni, e delle notti . Non sono, dico, pari, perchè ad essi l’Estate, che per noi è l’Inverno, tocca breve, a noi lunga più di 8. giorni, come fi è detto . Ella però viene compensata ad essi quanto al calore, per avvicinarsi allora il Sole alla Terra due in tre milioni di miglia . Il loro Inverno poi, che risponde alla nostra Estate, diviene ad essi di altrettanto più lungo; ed in oltre il Sole, essendo Apo‘geo, cioè di altrettanti milioni di miglia rimoto dalla terra, meno di calore tramanda alla medefima: per le quali due cagioni combinate, è credibile , che molto più fieri riescano gl’Inverni dei climi australi, che i nostri . Di fatto i naviganti ‘riferiscono di aver incontrato i ghiacci flut= tuanti ne’ mari australi ad una Latitudine, o distanza dall’Equatore, molto minore di quello ‘fi trovi nei mari settentrionali.

a venghiamo a.considerare meglio questa gran differenza di distanza,cha fa la Terra dal Sole in ‘un anno. Il Wolfio nell’eccellente sua Dissertazione sopra l’Inverno del 1709, non fa gran caso degli ‘effetti di que fia differenza: poichè, dice, ella è solamente — di tutto l’intervallo: gli

34 ‘aumenti poi, o decrementi delle qualita che fi diffondono, come luce, ca lore, odore ec. sono in ragione inversa dei quadrati delle distanze; che vuol dire l’aumento di forza, che acquista il Sole sopra la terra dall’A=

È E al dica .

‘pogeo al Perigeo, ‘non è che — — di tutta l’azione del Sole: aumento,

È ‘3156 ‘dice, insensibile. . i.

Salva la riverenza che fi deve a sì gran Filosofo, non mi pare tanto disprezzabile un tale aumento (ch’è anche d’un quarto maggiore di quello

il Wolfio lo faccia ., perchè è z incirca ), poichè l’impressione del Sole

‘essendo grandissima, anche una millesima parte della medesima è qualche cosa . Aggiungasi, che ella non passa in un giorno, ma fi va accumulando per giorni e mesi . Così se ne veggono gli effetti anche presso di noi: in tempo, che il Sole è Perigeo, ed agisce obliquissimamente, trovandosi nel Tropico di Capricorno lontanissimo dal mostro vertice, pure allora altissime sono le maree, e almeno ‘nel nostro Golfo hannosi le acque le più alte di tutto l’anno. Rilevò in oltre il Sig. Bianchi ‘questo stesso Golfo trovarsi ‘costantemente più pieno nell’Inverno, ‘che nell’Estate, almeno di un pie»

de; nè ciò potersi attribuire ‘ai venti, regnando in quella siagione i Borie ‘ni, i Grechi, i Tramontani, e i Maeftrali, e all’opposto nella State i Sciloc=

‘chi, che dovrebbero ‘sostentare le ‘acque. Sarà ‘ciò ‘confermato qui dopo ‘Un’altra osservazione fi presenta di fenomeno, probabilmente provenien-


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