Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/82

Da Wikisource.
66 CONCLUSIONE DELLA PRIMA PARTE.

gnetica, rimarca importantissima fatta dal Dottor Knight, l’inventore delle calamite artificiali.

Ma una simile impressione deve farsi sulla Terra dalla patte degli altri globi planetarj, a proporzione, dico, della vicinanza, grandezza, velocità, e luce loro. La Luna dunque anch’esla - agisce ed influisce sulla Terra anche per questa via, la calamita la elettrizza. Un indicio visibile di questa elettrizzazione sarà l’istesso fiuslo e riflusso dell’Oceano; Poichè l’elevarsi l’acque sotto della Luna rappresenta a puntino una tromba marina che sia per formarsi: siccome posto un vaso d’acqua in debita distanza sotto un filo pendente dal conduttor principale d’una . Macchina elettrica, l’acqua fi gonsia e S’eleva; così l’acqua dell’Oceano S’innalza verso la Luna con tutta l’apparenza di attrazione elettrica: e s’è pur detto che l’attrazione universale può non esler altro che un ef= fetto dell’Elettricità universale.

Ora, per avvicinarmi al mio accennato pensiero, lo stesso Dottor Knight Ha mostrato il primo, come fi può crescere, diminuire, cambiare, anni, chilare, la forza magnetica delle calamite, tanto naturali che artificiali, con applicar. loro altre calamite in diversa direzione . Se dunque il Sole e la Luna calamitano, come fi è insinuato, ed elettrizzano . la Terra, vi sarà gran diversità, che agiscano d’accordo coll’istessa direzione, come nelle Sizigie, oppure separati .con direzioni diverse e distratte, come nelle quadrature . Nelle Sizigie esalteranno al sommo grado il magnetismo, col magnetismo l’elettricità terrestre, coll’elettricità l’evaporazione, e la tra(= pirazione della terra, donde seguiranno le perturbazioni della Terra e dell’Atmosfera, e con esse le mutazioni di tempo, delle quali fi tratta.

Puoi la Luna in tal caso considerare come una specie di armatura ap»

plicata al Sole che accresce la forza della calamita principale, Ma quan»

do queste due calamite sono divile, ed agiscono con direzioni obliquislime, come nelle quadrature, l’azione dell’una tende a dividere e distrarre l’a»

zione dell’altra: quindi devono cessare, o diminuirsi i suddetti movimen-= ti; e così le quadrature, poste le altre cose pari, fi trovano inclinare al sereno ‘e alla calma dell’Atmosfera: similmente fi potrà ragionare degli altri punti lunari. Ì

L’armatura testè menzionata d’una calamita, che ne accresce la forza oltre la proporzione della massa, non fi potrebb’ella confsiderare come una lente più acuta messa avanti di un’altra in ua istrumento d’ottica, o lente caustica, di cui aumenta tanto la potenza è E così la Luna posta davanti al Sole nelle Sizigie, spezialmente Ecclittiche , quando gli assi loro formano una sola linea retta, non è ella come una lente più forte interposta, atta a condensare in un foco più ristretto la sua virtù fisica? E’ egli ban dimostrato che la rifrazione sia propria della sola luce? Non possono anche le altre qualità sensibili, che colla sostanza o col moto penetrano la solidità de’ corpì, il calore, il freddo, l’umidità, il suono istesso, ma particolarmente il magnetismo , l’elettricità, l’attrazione, passando per mezzi più densi, se fieno di figura lenticulare o sferica, convergere in una specie di foco, dove


ven-