Pagina:Tommaso Moro.djvu/51

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di leggi tiranniche e d’eccidii,

Rialzerà forse tra breve, io spero,
L’alterissima testa. Ahi! ma con sua
Prosperità misti verranno indegni
Amari frutti del presente tempo.
Vita lo scisma, e collo scisma avranno
Civili odii, e calunnie, e smembramenti
Infiniti di culto, e prolungata
Disuguaglianza de’ più sacri dritti,
E, chi sa, da tai germi, un dì, rovina!
ARRIGO
Pusillanimi accorre uomo di stato
Non dee temenze.
MORO
Escludere non dee
Rilevanti temenze e ragionate.
Che s’elementi io veggo alla futura
D’Inghilterra grandezza, e presagirla
Possiamo fin d’or, non però veggo come
Sien fra questi elementi ingiuste leggi,
Rie persecuzïoni, e novo culto
Predicato col ferro.
ARRIGO
Audace molto
Sempre favelli.
MORO
Schietto ognor favella
Al prence suo chi l’ama; e cangiar mai
Per terrore di carcere o di morte