Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/109

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capo ix. 97

acciocchè l’uomo a sostenere le avversità acquisti più forze. segue dappoi ancora la tentazione, acciocchè egli non si gonfi del bene. Non dorme il diavolo, nè ancora è morta la carne: per lo che non restare di apparecchiarti alla lotta; perchè da sinistra e da destra hai nemici, che non posano mai.


CAPO X.


Della gratitudine per la grazia di Dio.


1. Che vai tu cercando riposo, che sei nato per la fatica? Disponti anzi alla pazienza, che alla consolazione, e al portar la croce, meglio che alla letizia. E qual è delle persone del secolo, che non ricevesse di buon grado la consolazione ed allegrezza spirituale, s’egli sempre aver la potesse? imperciocchè le spirituali consolazioni avanzano tutti i diletti del mondo, ed ogni piacer della carne. Ora tutte le mondane delizie o elle sono vane, o son brutte: laddove quelle dello spirito sono le sole dolci