Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/112

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100 libro ii.

e diventerai degno di ricevere cose maggiori. Ciò che è menomo, abbilo per massimo; e il più tenue per ispezial donativo. Nessun dono ti parrà troppo picciolo, o vile, se alla dignità riguardi del donatore. che non è picciola cosa quella, che è data dal sommo Iddio. Quando pure egli ti desse pene e percosse, ciò ti dovrebbe esser caro; da che tutto quello ch’egli ci lascia avvenire, il fa sempre a nostra salute. Se altri desidera ritener la grazia di Dio, sia riconoscente di quella che gli fu data, e paziente, s’ella gli è tolta: preghi che torni: sia sollecito ed umile, che non la perda.


CAPO XI.


De’ pochi amatori della croce di Gesù.


1. Ha Gesù adesso parecchi amatori del celeste suo regno, ma pochi portatori della sua croce. molti ne ha desiderosi di consolazione, ma pochi di tribolazione. molti trova compagni alla mensa, ma pochi all’asti-