Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/185

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capo xxii. 173

ne sono i tuoi medesimi Apostoli, i quali tu hai constituiti principi sopra tutta la terra. Eglino però ci vissero senza querela, cotanto umili e semplici, così sceveri d’ogni malizia ed inganno, che godeano eziandio di sofferir contumelie per lo tuo nome; e quelle cose che il mondo abborre, abbracciavano con grande amore.

5. Niente dunque dee così rallegrare il tuo amatore, e ’l conoscitore de’ tuoi benefizi, siccome l’adempimento della tua volontà in sè, e ’l beneplacito della tua eterna disposizione: della quale egli dee esser così contento, e così consolarsene, che tanto volentieri voglia essere il minimo, come altri vorrebbe essere il massimo; e così quieto e pago dell’ultimo luogo, come del primo; e così di buon animo dispregevole e vile, e di nessun nome nè fama, siccome maggiore, e più onorevole degli altri nel mondo. Imperocchè la tua volontà, e l’amore della tua gloria dee tener luogo sopra tutte le cose, e più dargli consolazione e piacere, che non tutti i benefizi a lui conceduti, o che qui li volesti concedere.