Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/190

Da Wikisource.
178 libro iii.

e veggo tutte le cose che avvengono sotto il sole, e so lo stato di ciascheduno, che pensi, che voglia, ed a qual fine riguardi la sua intenzione. In me dunque son da commettere tutte le cose; e tu in bella pace guarda te stesso, e lascia che i faccendieri s’affaccendino a posta loro. Verran loro in capo tutte le loro brighe, e le ciance; poichè essi già non mi potranno ingannare.

2. Non ti dar pensiero d’aver gran fama, ch’è un’ombra; non dell’amicizia di molti, nè del privato affetto degli uomini: poichè tali cose inducono distrazioni, ed oscurità grandi nel cuore. Io ti parlerei volentieri, e i miei misteri ti scoprirei, se tu studiosamente attendessi la mia venuta, e la porta m’aprissi del cuore. Prenditi guardia, e veglia in preghiere, e umiliati in ogni cosa.