Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/216

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204 libro iii.

fan prova del novizio di Cristo; queste compongono la celeste corona. Io ti renderò eterna mercede per poca fatica; io una gloria infinita per una confusion passeggera.

3. Or crederestu d’aver sempre consolazioni spirituali a tuo grado? A questo modo già non l’hanno avute i miei Santi; anzi molte gravezze, tentazioni diverse, e gravi desolazioni. Ma essi si sostennero in ogni cosa pazientemente, e più sonosi fidati in Dio, che in se stessi; sapendo bene, che non sono condegni i patimenti di questa vita a meritar la gloria avvenire. Vuoi tu aver di presente quello, che molti ottennero a gran fatica dopo molte lagrime, e duri combattimenti? Aspetta il Signore, adopera virilmente, e fatti cuore, non voler disperare, nè ritirarti; anzi metti il tuo corpo, e l’anima costantemente per la gloria di Dio. Io ti darò pienissima ricompensa, io sarò teco in ogni tribolazione.