Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/277

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capo lvi. 265


5. Signore Gesù, siccome tu hai detto e promesso, così per opera fa che sia; e dammi ch’io ne sia fatto degno. Io ho ricevuta dalle tue mani, ho ricevuta la croce; porterolla sì, porterolla fino ch’io muoja, siccome tu mi hai imposto di fare. In verità la vita del Monaco dabbene è la croce; ma ella è pur guida del paradiso. Abbiamo dato già i primi passi; non conviene tornare addietro, nè è dovere di soffermarci.

6. Su via dunque, o fratelli, seguiamo avanti d’accordo: Gesù ci verrà in compagnia. Per amor di Gesù abbiamo presa cotesta croce, e per Gesù perseveriamo a portarla. Egli ci sarà ajutatore, che è nostro duce, ed entraci dinanzi. Ecco il nostro Re ci va innanzi che starà alla nostra difesa; seguiamolo virilmente: non sia chi si lasci far paura, o si sbigottisca; stiamo apparecchiati a morire in guerra da forti; nè con questa macchia del fuggire la croce, guastiamo la nostra gloria.

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