Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/312

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300 libro iv.

mistero, dignità grande de’ Sacerdoti! a cui quello è conceduto, che non è agli Angeli. essendochè i soli Sacerdoti legittimamente nella Chiesa ordinati hanno la podestà di celebrare, e di consecrare il corpo di Cristo. Egli è in vero il Sacerdote ministro di Dio, che le parole usa di lui, per lo suo ordinamento, ed instituzione: ma Dio è quivi autor principale, e invisibile operatore; nel potere del quale sta tutto ciò ch’egli vuole, e tutto al suo comando ubbidisce.

2. Tu dei dunque creder più a Dio onnipotente in questo nobilissimo Sacramento, che non a’ propri tuoi sensi, o a qualunque altro argomento visibile. e pertanto è da venire a quest’atto con timore e con riverenza. Ragguarda a te stesso, e vedi di che t’è stato fidato il ministero per la imposizion delle mani del Vescovo. Ecco, sei fatto già Sacerdote, consecrato a poter celebrare: or guarda bene, che con fede e pietà tu offerisca a Dio sacrifizio a suo tempo, e che in guisa ti porti, da non doverne esser ripreso. Tu non hai già scemato il tuo carico; anzi ti se’ obbligato a più stretto debito di disci-