Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/345

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capo xv. 333

niente ti saprà così buono, nè dolce, siccome il beneplacito della divina volontà. Chiunque pertanto con semplice animo la propria intenzione drizzerà in alto a Dio; e se medesimo voterà d’ogni affetto, o dolore disordinato di qualsisia cosa creata, egli sarà attissimo a ricever la grazia, e degno del benefizio della divozione; essendochè, dove egli trovi de’ vasi voti, ivi mette Iddio la sua grazia. E quanto altri più perfettamente alle basse cose rinunzia, e per lo disprezzo di sè, muore a se stesso; tanto ella gli verrà più presto, e con abbondanza maggiore; e il cuor fatto libero farà levare più in alto.

4. Vedrà egli allora, e riboccherà di piacere, e rimarranne stordito, e ’l suo cuore in esso s’allargherà; perchè la mano del Signore è con lui, ed egli nelle mani di lui s’è messo tutto per sempre. Ecco: così fia benedetto colui, che con tutto l’affetto cerca il Signore; nè indarno non ricevette l’anima sua. Questi in prendendo la santissima Eucaristia, merita di ricevere l’alta grazia dell’unione con Dio; conciossiachè egli niente al proprio affetto, e consolazione

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