Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/88

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76 libro ii.


5. Cristo fu altresì nel mondo disprezzato dagli uomini, ed in grandissima necessità da’ famigliari, e dagli amici abbandonato in mezzo le ingiurie. Cristo volle patire, ed essere dispregiato; e tu parFonte/commento: 1815b ardisci di lamentarti di cosa alcuna? Cristo ebbe avversari e detrattori; e tu vorresti aver tutti amici e benefattori? Donde sarà coronata la tua sofferenza, se niente di avverso t’incontri? Se contrarietà non vuoi sostenere, or come sarai tu amico di Cristo? Soffri con Cristo, e per Cristo, se vuoi regnare con Cristo.

6. Se pur una volta tu fossi entrato del tutto nelle viscere di Gesù, e alcun poco gustato dello sviscerato amor suo, allora sì che niente cureresti del tuo proprio comodo, od incomodo; ma godresti anzi delle villanie, che altri t’avesse fatte: perchè l’amor di Gesù fa l’uomo tener vile se stesso. Chi è amante di Gesù e della verità, e veramente raccolto, e libero dalle disordinate passioni, può liberamente volgersi a Dio, e sopra se stesso levarsi in ispirito, e nel godimento di lui riposare.

7. Chi sente di tutte le cose secon-