Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/93

Da Wikisource.

capo iii. 81

con gli altri: e ci ha di quelli, che nè essi hanno pace, nè agli altri la lasciano avere, e altrui sono gravi, ma più sempre a se stessi. e ci sono di quelli, che e sè mantengono in pace, e gli altri si studiano di ricondurvi. Tutta la nostra pace però in questa misera vita è da porre piuttosto nell’umile sofferenza, che nel non sentire contrarietà. Chiunque sa meglio patire, colui avrà maggior pace; questi ha la vittoria di sè, la signoria del mondo, l’amicizia di Cristo, e l’eredità del cielo.


CAPO IV.


Della pura mente, e della semplice intenzione.


1. Con due ale sollevasi l’uomo da terra; cioè con la semplicità, e con la purità. Semplicità debb’essere nell’intenzione, purità nell’affezione. la semplicità intende a Dio, la purità l’abbraccia, ed il gusta. Nessuna buona azione ti darà impedimento, se tu da dentro sii libero d’ogni affetto disordinato. se a niun’altra cosa

c 2