Pagina:Torino e suoi dintorni.djvu/257

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1380 {la Parecchi confratelli della Compagnia di Gesù. Uftiziarono la chiesa di S. Marco fino al 1<V>8. epoca in cui comprarono un sito in via di Po , e fecero inalzare una propria chiesa sotlo il titolo della SS. Annunziata.

Confra ternila «li S. Croce. — È la più antica di Torino. Nella sua origine altea deva al riscatto degli schiavi e faceva elemosina di vino ai conventi. Unita alla confraternita di S. Maurizio, incomin- ciarono ad uffiziare la chiesa di Santa Croce, dichiarala Basilica magi- strale dell’ Ordino de’Ss. Maurizio e Lazzaro da Vittorio Amedeo II.

Nella sacrestia di questa chiesa veggousi alcune statue iu legno, scolpite dal Clemente, le quali formavano parte delle macchine che si portavano ne’la solenne processione che facevasi da quelle due con- fraternite unite in uno dei tre giorni di Pasqua.

Confraternita «li S. Maurizio. — Venne fondata verso il 16ÌS nell’antica chiesa parrocchiale di S. Simone, e nel 1686 ufli- ziava la chiesuola di S. Eusebio, prima di essere unita a quella di S, Croce.

Confraternita «Iella Miserieordia. — Una delle più benemerite per l’amministrazione delle carceri, che le venne affidala ; per la pietosa assistenza che usa ai carcerati; pe’ soccorsi che dispensa, e finalmente per l’antico suo istituto dell’ assistere i condannati allo estremo supplizio. Ebbe incominciamenlo in marzo 1578. In molte oc- casioni i principi di Savoia vi esercitarono il primiero ufficio di priore o governatore.

Questa confraternita, allorquando godeva della facoltà di liberare qualcuno dalla morte o dalla galera, accordatale da Carlo Emanuele I nel 1381 , recavasi, la vigilia di S. Giovanni decollato, processional- raente alle carceri , dove le veniva consegnato il reo: essa lo vestiva di un abito di zendado rosso, lo coronava di lauro, gli poneva in mano tt’i ramoscello d’olivo ; e quindi postolo in mezzo al priore ed al sotto- • Priore, lo accompagnava , al suono di festivi stromcnti, al duomo, donde riconducevalo alla chiesa di S. Dalioazzo, nella quale si cantava 11 "a messa per la real Casa di Savori: finita la messa , il reo se uè partiva, dopo di aver offerto l’elemosina convenuta, e trovavasi resti— ’"ilo nella liberili , nei beni, nel/’ onore e nella fama aulica. È noto clm Benvenuto Cellini trovò in Rima la stessa via di salvarsi dalla Pena incorsa per un omicidio.

La confraternita della Misericordia fece acquisto nel 1720 dell’antica

l(’sa di S. Croce, la restaurò e la venti» ad ufttziare.—Essa dispensa