Pagina:Torino e suoi dintorni.djvu/259

Da Wikisource.

del SS. Sudario, la quale, avuto rial ro in dono il terreno, vi costrusse la chiesa e l’ospedale che servì n quo si’ uso fino all’epoca che sorse il nUovo manicomio.

Fu soppressa nel 1811 , ma dopo la ristorazione polìtica fu ristabi- lita nei suoi primieri diritti. Essa uflizia la propria cappella del SS. Sudario.

(,’onrratemitn Urlìi» SS. Trinità. — Venne fondata nel lo"7: suo primo scopo fu di sovvenire ai pellegrini ed ai convale- irnti. Ora la confraternita volge ogni cura allo stabilimento di un asilo pei convalescenti. A tale effetto fonilo intanto nella casa delle Suore di Carità a S. Salvario alcuni letti, per cadauno dei quali contribuisce (ire MIO annualmente, riservandosi il diritto di scegliere i convale- .;fc-n(i Ordinariamente si preferiscono i più deboli, o i pili bisognosi che escono dagli spedali , ed ivi vengono nutriti o trattenuti finché ii medico dichiari esser essi in istato di lavorare.

hi. — Hoxmsu.

Ailoratriei perpetue ilei ss. Sacramento, volgarmente delle Sacramentine (Via Belvedere, Borgo Vuoto). Le instituiva Cate- rina Sordini di Porlo Santo Stefano , badessa del monastero dei Ss. Filippo e Giaromo in Ischia. Alcune di questo monache vennero in Torino nel I8’i0, ed andarono ad abitare una piccola casa in Borgo Suovo; ma in breve tempo ottennero di ampliare il loro convento eoli’ unione di altre abitazioni, e di avere la chiesa di cui cominciossi la costruzione nel 1816, e che ora ò già aperta al pubblico culto.

C’anonicliegse laterauen*i (Via delta Posta, 17).— Queste religiose volgarmente dette Rocchettine, o monache di S. Croce, furono introdotte in Torino nel I53C; tenevano educande, ma non riceve- vano elio fanciullo di chiari natali. I Nel 1549 ju eletta a loro badessa Laura di Saluzzo. Soppresse dal governo francese, furono ristabilito nel 1815. Ora perù la no- ■j dtu de’ natali non è più condizione indispensabile por chi vuol | Pendervi il velo.

l’appueeine (pio di Porla JVtioro). —Queste religiose, prima della Beta del secolo decimosettimo, avevano ferma dimora in questa città, j Aitavano nella via di S. Carlo. Soppresse dal governo francese, «rono ristabilite nel 1817 nel monastero di S. l’elagia, e nel 1822 ^"ne loro assegnato il monastero di S. Maria Maddalena ove ora Sl dovano.